È pensiero comune associare la moda alla frivolezza e allo snobismo nei confronti degli animali e dell'ambiente. In effetti, grazie ai social network e all'economia di massa, è così.
La vera moda, espressione artistica e esaltazione del corpo umano, rimane sepolta sotto strati di nuovi marchi senza significato e caterbe di persone che, come un gregge, seguono senza pensare quello che si deve indossare.
Cari lettori, questo è il numero 0 della rubrica "l'Arte è Arte, every day is a new day". In questo articolo voglio proporvi il primo quesito sul arte. Quindi oggi cercherò di dare una definizione alla parola stessa ARTE.
La mia storia non ve la so raccontare, perché sono un cane, e i cani non parlano. Non vi posso spiegare con un linguaggio a voi comprensibile quello che ho vissuto, come ho vissuto, fino al giorno in cui mi hanno trovato che vagavo per strada.
Francesca Petrucci è come me l'ero immaginata. Sicura di sè, mi da l'impressione di sapere come finirà una frase appena la comincia. Di essere in grado di soppesare a menadito i suoi concetti. Ripercorrendo il suo passato/presente e dopo aver letto "Mia story", questa potrebbe rappresentare una conferma non soltanto per il sottoscritto.
Ed ecco la terza parte di questo “viaggio” all’interno di un tema tanto vasto quanto delicato che non abbiamo la pretesa di esaurire, ma certamente speriamo che le parole prima di Serena Ruffilli (presidente LIDA – Firenze) e adesso di Francesco Mostacci, che si occupa con passione e dedizione del suo allevamento, potranno dare informazioni utili
Questa rubrica, come la maggior parte delle cose belle, nasce “per caso”, ed è una sorpresa tutta da scoprire in primo luogo per me che ho accettato di scriverla.